Arch. Anna Rita Donatella Amato PhD
Arch. Lorenzo Di Folco
Sulla base del masterplan fornito il progetto sviluppa un organismo residenziale con una tipologia mista costituito da un edificio il linea che distribuisce anche una struttura a ballatoio che collega su due lati le varie unità abitative.
Il concept di progetto tenta di coniugare da un lato la tradizione delle case di ringhiera milanesi con i vantaggi forniti da una tipologia abitativa che grazie alla sua morfologia risulta in grado di risolvere i problemi di introspezione propri degli edifici a ballatoio. Si tratta dell’unità residenziale a patio basata sulla nozione di recinto che rivolge tutte
le sue aperture all’interno di uno spazio aperto (il patio) privato che si sviluppa proprio all’interno del recinto.
Tale configurazione oltre ad assicurare un ottimo livello di privacy anche negli edifici multipiano a ballatoio assicura un ottimo grado di efficenza anche da un punto di vista del risparmi energetico.
La sfida del progetto presentato si rivolge alla ricerca di una densità urbana nonostante l’utilizzo di una tipologia per eccellenza sub-urbana.
Tale obbiettivo viene perseguito mediante l’utilizzo di un tipo di aggregazione che non appartiene alla tipologia a patio e che pertanto ne provoca la formazione di varianti di posizione in alcuni casi assolutamente “estreme”.
Il progetto si sviluppa mediante l’aggregazione in verticale di case a patio senza però snaturare la natura dello stesso e soprattutto senza riproporre i problemi di introspezione dovuti alla sovrapposizione verticale dei patii.
Il risultato è una configurazione che si avvicina a quella tipica degli organismi terrazzati ma che contengono al loro interno proprietà di conservazione dell’energia e rispetto dell’identità architettonica tipica della cultura mediterranea.